Cpanel aumenta i prezzi e tutto il mondo dell’hosting cerca nuove soluzioni
Il 27 giugno 2019 Cpanel ha annunciato una cruciale modifica, aumentando i prezzi e cambiando la tipologia dei piani offerti. Questi sono stati alzati fino all’800% creando scompiglio in tutto il mondo dell’hosting e con un effetto dominio ne sono nate una serie di conseguenze che sono destinate a modificare il panorama dell’hosting nel breve e nel lungo periodo.
Vediamo insieme cosa è successo.
Il mercato dei pannelli di controllo
Il settore dell’hosting ha conosciuto un grandissimo sviluppo negli ultimi 20 anni e questo ha portato alla realizzazione di pannelli di controllo commerciali per rispondere alle esigenze degli utenti in termini di completezza, semplicità ed efficienza.
Sin dai primi anni CPanel si mette in mostra con un software molto ricco e nonostante non manchino alternative interessanti anche più economiche, gli hoster orientati alla qualità hanno preferito questo pannello per i propri clienti perchè considerato il più completo.
Negli ultimi anni si è venuta quindi a creare una situazione di monopolio, in cui CPanel gode della propria posizione dominante.
blog di cpanel: l’annuncio ufficiale sulle novità
L’annuncio di Cpanel
il 27 giugno 2019, in una tranquilla giornata estiva, il blog di CPanel annuncia improvvisamente una modifica al proprio listino prezzi. Tutti si aspettano un lieve ritocco, invece si tratta di una autentica rivoluzione. Vengono eliminate le licenze per illimitati domini, i costi di base vengono più che raddoppiati e nelle licenze con oltre i 100 domini attivi viene fatturato un costo aggiuntivo per utente. Questo vuol dire che una licenza su un server con molti domini attivi potrebbe costare anche centinaia di dollari. Un aumento che è stato stimato possa arrivare anche all’800%. Si valuta che la spesa per azienda possa arrivare a migliaia di dollari o euro, costi insostenibili per chi lavora in questo settore e non vuole effettuare massicci rincari sul cliente.
Si scatena il panico.
Reazioni nel mondo dell’hosting
Inizialmente si pensa ad una burla, ad uno scherzo. Forse la concorrenza ha hackerato il sito di Cpanel pubblicando un annuncio per danneggiarne l’ immagine. Nei forum si scatenano i primi commenti, fortemente negativi, CPanel a sorpresa risponde che è tutto vero e che la loro posizione fondamentalmente non è negoziabile e da settembre si applicherà indistintamente a tutte le licenze attualmente in uso.
Webhostingtalk.com il più autorevole forum del settore a livello internazionale si infiamma, così come LowendTalk.com in cui i post raggiungono anche decine di pagine.
Vengono interpellati i rivenditori ufficiali del software per chiedere in che modo ciò inciderà sui prezzi praticati agli hoster (che solitamente al raggiungimento di un determinato numero di licenze hanno una scontistica rispetto al prezzo di listino) e anche i rivenditori ufficiali non ne hanno idea, non sono stati informati neanche del cambio di listino nè degli sconti riservati.
Le più importanti società del settore dell’hosting, colossi con migliaia di server attivi con Cpanel chiedono spiegazioni ma non ottengono risposta. Trapelano sui forum notizie sempre più inquietanti su vari retroscena dell’azienda riportate da presunti ex dipendenti, non si sa se attendibili. Quello che è certo è che anche gli hoster più potenti si trovano a non avere interlocutore, nessun compromesso sembra profilarsi all’orizzonte.
Posizione ufficiale di CPanel
A fonte di ciò l’azienda difende la propria strategia, aumenterà i prezzi in modo incondizionato senza margini di manovra. A questo punto è chiaro che non si è trattato di un test sulle reazioni del mercato nè di uno scherzo di cattivo gusto.
CPanel ha deciso di incrementare radicalmente i prezzi e ciò necessariamente cambierà il panorama del mercato dei pannelli di controllo.
Conseguenze
E’ guerra aperta ormai tra CPanel e molti dei loro utenti, che non intendono applicare rincari spropositati sui propri clienti.
Ma in ogni guerra, mentre si contano i feriti, si profilano anche dei vincitori, che talvolta sono inaspettati. Sì perchè a fronte della durezza con cui Cpanel ha difeso i nuovi costi, molti si sono guardati intorno in cerca di alternative valide ed effettivamente le hanno trovate.
Colossi del settore hanno annunciato di aver commissionato un pannello di controllo proprietario, da fornire ai clienti e sviluppato su misura in sostituzione dell’attuale.
Altri hoster hanno annunciato di aver già disdetto tutte le licenze attive. Molti utenti postano sui forum screenshot della cancellazione delle proprie licenze.
Molti siti partner di Cpanel hanno tolto il loro logo dal proprio sito.
Anche piccoli hoster si sentono insicuri ad avere un partner che in modo improvviso cambi radicalmente i termini dei propri accordi, quello che la società in questo modo sta perdendo è proprio la fiducia e la credibilità.
Possibili scenari
Nello scenario attuale però c’è un pannello che è sempre stato ritenuto affidabile e valido, anche se non ai livelli di CPanel, stiamo parlando di DirectAdmin, un pannello che anche noi di Noamweb.com utilizziamo da molti anni per alcuni dei nostri server. A questo successore tutti si sono rivolti e con fervore utenti e programmatori hanno iniziato a pensare in che modo colmare il divario tra i due pannelli di controllo.
DirectAdmin è disponibile solo in lingua inglese e in poche altre lingue, così in un paio di giorni grazie allo sforzo di alcuni utenti è stato tradotto anche in italiano. Numerosi skin per rendere la grafica più user friendly e simile a quella ad icone usata abitualmente sono stati elaborati e molti altri sono in corso d’opera. Vengono perfezionati i tool per importare gli account su DirectAdmin.
I programmatori di addons e plugin per Cpanel si sono trovati sommersi di richieste di compatibilità con DirectAdmin. Di fronte a questa massiccia richiesta nascono quindi continue modifiche in un software che fino ad ora aveva sempre occupato una posizione di secondo piano nel settore e che ora si trova improvvisamente a gestire migliaia di ordini e richieste.
Per molti la mossa di CPanel equivale a un suicidio, ad un eccesso di avidità che rischia di uccidere la gallina dalle uova d’oro. Per altri costituisce una naturale evoluzione del mercato, che permetterà di sbloccare un mercato fermo e aprire spiragli per nuovi protagonisti, a vantaggio della concorrenza. Quindi più scelta e più varietà di prezzi, una evoluzione anche tecnologica con possibilità anche di risparmio prima inaspettate.
La posizione della Noamweb.com
In tutto questo come ci muoveremo noi? al momento è difficile dare una risposta definitiva, il listino prezzi entrerà in vigore per tutti a settembre 2019. Non è escluso che per allora capiscano di aver fatto un passo falso, ma sembra improbabile.
Tuttavia al di là dei costi, poter contare su un partner affidabile e ragionevole è indispensabile in questo settore. Se improvvisamente un fornitore aumentasse il prezzo di un vostro servizio del 300% che fareste? Vi fidereste ancora?
Per questo motivo sui prossimi server stiamo valutando di utilizzare DirectAdmin come pannello principale. Lo usiamo già su molti server e ci siamo sempre trovati bene.
Per i piani già attivi invece valuteremo caso per caso se e quando spostare tutto sul nuovo pannello. Aspettiamo di vedere in che modo si evolverà questa vicenda e valuteremo come fare in modo che tutto ciò pesi il meno possibile sui clienti.
Siamo consapevoli però che si aprono nuovi scenari e notevoli cambiamenti.