Nuovi piani Cloud Hosting

 Litespeed enterpriseAbbiamo il piacere di informarvi che, all’URL https://www.noamweb.com/cloud-hosting.php , Noamweb ha pubblicato la nuova serie di piani di Cloud hosting.
I nuovi piani sono molto piu’ generosi e performanti dei precedenti, avendo piu’ spazio a disposizione ed essendo basati su Cloudlinux e sul webserver Litespeed Enterprise, ottimizzato per WordPress ed almeno 3 volte piu’ veloce di Apache!
I nuovi piani di Cloud hosting utilizzano tutti il pannello DirectAdmin, in modo da semplificare la migrazione dai piani di hosting condiviso, qualora occorressero prestazioni superiori rispetto a questi ultimi.
Di seguito un grafico che mostra la differenza di prestazioni con WordPress rispetto ai principali webserver (numero di richieste al secondo servite a parità di hardware).
Litespeed enterprise performance comparative

Scoperte numerose vulnerabilità di WordPress

Nel mese di Agosto 2020 sono state scoperte numerose vulnerabilità a svariarti plugin e temi di WordPress che possono permettere ad hacker di accedere al tuo sito web in WordPress, inserire e modificare file, modificare le password di accesso e rendere indisponibile anche la pagina di login. La vulnerabilità si stima che riguardi circa 2 milioni di siti pubblicati in WordPress.

I siti defacciati e manomessi sono già decine di migliaia e il loro numero cresce continuamente, creando notevoli disagi tra gli utenti.

COME DIFENDERSI?

La soluzione però esiste ed è semplice: basta tenere costantemente aggiornata la tua  versione di WordPress,  inclusi tutti i temi e plugin installati tramite la Bacheca.

Per farlo accedi alla pagina di Login di WordPress e dopo essere entrato nel menù laterale a sinistra apparirà in rosso il pallino con gli aggiornamenti disponibili, cliccando su di esso si potrai scegliere quali aggiornamenti applicare. Prima di aggiornare però ti consigliamo di eseguire un backup completo, nel caso in cui qualche aggiornamento possa dare problemi. Fatto il backup, effettua un aggiornamento alla volta, controlla che il sito funzioni correttamente e solo dopo passa all’aggiornamento successivo. Può capitare infatti un plugin problematico e in questo modo ti sarà facile individuare il problema, perchè sarà appunto l’ultimo plugin aggiornato. A quel punto potrai scegliere se disattivare/eliminare il plugin problematico e installarne un altro al suo posto oppure contattare l’assistenza del plugin/tema per risolvere prima di andare avanti.

E’ IMPORTANTE INSTALLARE GLI AGGIORNAMENTI

E’ davvero molto importante tenere i tuoi software costantemente aggiornati per evitare intrusioni, manomissioni e addirittura tentativi di frodi eseguiti con il vostro sito web perché vulnerabilità vengono scoperte di continuo.

COSA FACCIO SE IL SITO E’ STATO MANOMESSO?

Se invece il tuo sito è già stato manomesso, la prima cosa da fare sarà eliminare i file modificati (facilmente visibili anche dalla data di pubblicazione, tramite FTP), ripristinando i file originari e dopo aggiornare il sito per evitare che accada nuovamente.

Se non dovessi riuscire ad accedere con i dati in tuo possesso, probabilmente la password è stata modificata dagli hacker per impedirti di entrare e ripristinare ma puoi aggirare il problema usando la funzione di recupero password, cliccando sul link sotto al box per l’inserimento dei dati. In questo modo all’indirizzo email di riferimento ti sarà inviato un link per impostare una nuova password e poter entrare nuovamente.

Ti ricordiamo che conserviamo una copia di backup del tuo sito ogni giorno conservandoli per 7 giorni per cui se ti accorgi che è stato defacciato e non hai una tua copia di backup recente, puoi contattare la nostra assistenza e richiedere gratuitamente la tua copia di backup che sarà uplodata nel tuo spazio in modo che possiate prelevare e ripristinare i file che ti occorrono.

PER APPROFONDIRE

Trovi maggiori informazioni sulle vulnerabilità scoperte visitando il seguente link https://www.webarxsecurity.com/wordpress-vulnerability-news-2020/

PEC – Attenzione alle nuove truffe!

Le pec sono sempre più utillizzate per le truffe online

PEC e i loro problemi di sicurezza

Le PEC sono diventate protagoniste di numerose truffe negli ultimi mesi, vediamo insieme come.

CAMBIANO I TEMPI, CAMBIANO LE TRUFFE

Le truffe online nel tempo si sono moltiplicate e sono diventate, purtroppo, sempre più sofisticate. Un tempo gli hacker e truffatori in genere inviavano richieste di pagamento fittizie a nome di terzi, nella speranza che qualche incauto non si accorgesse dell’inganno.

Infatti è purtroppo relativamente semplice falsificare un mittente, anche se controllando le intestazioni del messaggio è possibile verificare se l’IP corrisponde a quello del server che ospita il dominio legittimo. Ma quanti sono in grado di fare questo tipo di verifiche?

Così a fronte di una richiesta di pagamento, i più accorti telefonano al numero del proprio fornitore per chiedere conferma della richiesta, e il gioco è presto svelato.

MAN IN THE MIDDLE

Ma i truffatori hanno scoperto un nuovo metodo, molto più sofisticato, chiamato MAN IN THE MIDDLE.

In pratica un utente effettua un attacco informatico grazie al quale entra nell’account email di un utente, ma non spedisce nulla per suo conto. Aspetta che il fornitore invii una richiesta di pagamento legittima al proprio cliente e a quel punto intercetta la comunicazione. Non altera il contenuto originale, ma modifica solo il file pdf della fattura in cui sono contenuti i dati. Sostituisce l’IBAN della società con quella di un proprio conto lasciando tutto il resto inalterato.

Quando il cliente chiama per avere conferma che la richiesta sia legittima e l’importo corretto, l’ignaro fornitore da conferma e così l’importo viene pagato ma su un conto diverso!

In questo modo i due soggetti si accorgono della manomissione e dell’attacco quando ormai è troppo tardi, perchè si trovano ormai su un conto estero irrintracciabile.

LE PEC NON SONO AL SICURO

Spesso sono proprio le PEC ad essere hackerate, perchè ritenute più affidabili e formali. Eppure le password usate sono molto semplici così gli hacker riescono a individuarle. Possono quindi poi entrare e inviare richieste di pagamento oppure modificare quelle inviate dal titolare legittimo.

Questo genere di truffa solitamente riguarda importi consistenti (perchè l’hacker sa che sarà scoperto in pochi giorni, quindi si concentra su un “grosso colpo” piuttosto che su piccole transazioni).

COME PUOI DIFENDERTI?

Innanzitutto se sei un fornitore ti consigliamo di utilizzare password molto complesse che non abbiano senso compiuto, con almeno 8-10 caratteri tra lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali. Una password complessa scoraggia e talvolta vanifica i tentativi di intrusione.

E’ importante anche evitare di cliccare su link e allegati di cui non si è sicuri, perchè potrebbe trattarsi di virus e cavalli di troia per accedere al computer da remoto. La sicurezza del tuo PC o telefono è fondamentale per cui un buon antivirus e tanta prudenza possono fare la differenza.

Noi fornitori utilizziamo vari sistemi crittografici per impedire le intercettazioni. Però se la password è molto semplice o si clicca su contenuti malevoli, è come chiudere ogni minimo accesso e poi lasciare la porta di casa aperta.

Altrettanto importante è, prima di effettuare un pagamento, controllare che l’IBAN comunicato sia quello abituale a cui si sono fatti i precedenti bonifici.

Solitamente si salva in rubrica, per cui se non dovesse esserci perchè cambiato, meglio controllare. Puoi cercare i dati ufficiali sul sito del tuo fornitore oppure chiamarlo per essere certo che sia esatto. Se ti risulta cambiato, chiamalo immediatamente.

Basta una semplice telefonata di verifica (ai contatti ufficiali e consueti, naturalmente) per essere certi che sia tutto in regola.

Pochi semplici accorgimenti infatti possono far risparmiare migliaia di euro e moltissimi grattacapi!

Cresce la contraffazione di domini internet

cresce il numero di domini contraffatti

In aumento i domini contraffatti: come difendersi

Il fenomeno della contraffazione di domini non è purtroppo scemato negli anni, anzi continua a registrare una costante crescita.

In cosa consiste? Si tratta di domini registrati con nomi identici o molto simili a quello di un sito web esistente, solitamente per ingannare l’utente e trarne profitto.

Il report annuale sui domini della WIPO (organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale) , registra un aumento sempre più evidente. Rispetto al precedente anno l’incremento è stato del 12%.

Come avviene la contraffazione dei nomi di dominio

 

A volte si tratta di siti che registrano lo stesso nome di dominio con estensione diversa, un .net anzichè .it, per fare un esempio. L’utente ricorda vagamente il nome di dominio, lo cerca online su un motore di ricerca come Google, e tra i vari risultati trova il sito contraffatto, con lo stesso identico nome ma una estensione diversa. Altre volte invece il nome è leggermente diverso, ma abbastanza simile da confondere i più.

Alcuni siti si spingono fino ad avere un layout simile, così il cliente non ha dubbi di essere proprio sul sito che stava cercando.

Negli ultimi anni poi molti di essi si sono dotati di certificati SSL, in modo da sembrare più sicuri e affidabili.

Il caso più pericoloso è il sito che vende prodotti simili a quelli del dominio o marchio di riferimento, ma diversi o addirittura contraffatti. Cioè prodotti che sono imitazioni fatti passare (e pagare) come autentici. In questo caso  l’utente entra cercando ad esempio un certo prodotto venduto da una società e si ritrova davanti il dominio di una società diversa che propone i propri. Mentre la contraffazione dei domini internet cresce, le aziende non restano a guardare!

E’ celebre il caso della MONCLER che nel 2016 riuscì a far chiudere oltre 50 siti web i cui nomi di dominio richiamavano il marchio,  per vendere prodotti non originali.

Naturalmente non sempre si tratta di truffe.

Ci sono casi legittimi in cui si acquista un dominio simile a quello di riferimento perchè si è semplicemente appassionati e si vuole creare un sito di aggregazione o approfondimento. In questi casi non si crea alcun danno al sito principale, che anzi ne avrà un vantaggio. E’ il caso di siti di fans di serie tv, attori o prodotti specifici (es. pensiamo a celebri tipi di auto che hanno ispirato forum e fan club).

Così come assolutamente legittimo è il caso in cui si pubblicizzi di vendere o offrire servizi relativi ad un determinato marchio. Ad esempio un programmatore pubblicizza sul suo sito web di essere esperto nella risoluzione di problematiche relative ad un determinato software. A meno che non lasci intendere di esserne l’autore o di offrire assistenza autorizzata e ufficiale, è prevedibile che il dominio richiami quello del software ma non sta truffando nè ingannando nessuno. Un caso simile è citato dall’Ufficio Brevetti.

Per gli utenti: come difendersi?

 

Spesso questi siti sono simili ma peccano di alcune incongruenze evidenti, come testi scarni scritti in un italiano pieno di errori. E’ il caso di siti stranieri che creano copie carbone grossolane nelle diverse lingue.

I contatti poi sono assenti o indicati in modo difficile da verificare, altro elemento che dovrebbe insospettire. Inoltre i prezzi sono insolitamente più bassi, potrebbe trattarsi di una svendita di fine stagione ma una verifica più attenta può evitare brutte sorprese.

Prima di acquistare, è sempre meglio fare più di una ricerca per essere sicuri che si tratti del dominio originale. Spesso cercando online il dominio su cui abbiamo dei dubbi possiamo trovare anche recensioni di utenti che raccontano la loro esperienza. Anche qui va valutata l’affidabilità del sito su cui queste sono pubblicate.

Attenzione quindi: più i brand sono importanti, maggiore cura sarà posta nella contraffazione di domini internet, quindi bisognerà stare ancora più attenti e cercare recensioni su quel determinato nome di dominio su siti molto noti e fidati.

Per i titolari dei siti web: come tutelarsi?

 

Innanzitutto il nome di dominio principale andrebbe registrato con le estensioni principali, anche se poi non si ha intenzione di usarle. Non ha senso registrare il proprio dominio .it a soli 8,9 euro + IVA e non registrare il .com e .net o .org, ad esempio, perchè se questo acquisterà pubblico nel futuro molti cercheranno di registrarlo per ottenere visite dai tuoi clienti.

Sicuramente è possibile intervenire in questi casi contattando un avvocato e avviando una causa legale. Nel migliore dei casi si risolverà con una lettera ben scritta, ma nel peggiore potresti trovarti a dover intentare una costosa causa anche internazionale.

Non è più economico intanto registrare per 8,9 euro + IVA l’anno i domini con l’estensione più diffuse? Questo sicuramente non ti tutela da ogni rischio ma fa capire se sei attento al tuo nome di dominio e lo segui con più attenzione di altri.

Prevenire è meglio che curare!

Cercare periodicamente online il tuo brand ti permette di vedere se nel frattempo sono stati registrati altri nomi di dominio simili, così da intervenire subito. La soluzione migliore è contattare un avvocato che scriva al titolare del dominio simile.  In questo modo chi contava sulla tua distrazione potrebbe lasciar perdere e cercare qualche preda più facile.

Domini .org | L’ICAAN toglie il limite di prezzo

Un nuovo aumento per i .org?

i domini .org verso nuovi aumenti?

tolto il price-cap sui domini .org

La Public Interest Registry ha ottenuto il rinnovo della gestione per i domini .org da parte dell’ICAAN (l’ente internazionale che regola la gestione dei domini). A sorpresa però ottiene anche la rimozione del limite di prezzo, detto price-cap.

Si tratta di una scelta senza precedenti che ha creato qualche timore riguardo al futuro di questa estensione.

La posizione ufficiale della Public Interest Registry

I domini .org attivi al momento sono oltre 10 milioni e la Public Interest Registry ha voluto rassicurare i propri utenti con una lettere aperta agli utenti. In questa afferma che non ha alcuna intenzione di aumentare il costo dei domini.

Public Interest Registry è l’operatore no-profit che opera dietro ai .org e pertanto afferma di essere diversa da altri operatori del settore, perchè le loro decisioni non sono basate solo su considerazioni finanziarie.

Per ogni dominio venduto, 50 cents vanno alla Internetsociety.org e al finanziamento dei loro progetti. Quindi se un incremento dei prezzi si traducesse in una diminuzione delle vendite (ipotesi probabile) questo andrebbe a svantaggio dei progetti che sono la reale Mission dell’organizzazione. Per questi motivi sarebbe controproducente per la diffusione dei .ORG come per i progetti sostenuti grazie ad essi.

Aumenti dei domini .org negli anni

I domini .org da quando sono nati hanno registrato un solo aumento, nel 2016 quando infatti la Noamweb ha aumentato il costo di questa estensione da 8,9 euro a 12 euro + IVA.

Ad oggi è possibile registrare un dominio .org gratuitamente se si acquista insieme ad un piano di hosting, a partire da 19 euro + IVA l’anno.

domini .org gratis con il piano di hosting

hosting con dominio .org gratis

Ci auguriamo che il prezzo resti inalterato, anche perchè molte nuove estensioni sono nate in questi anni ma i domini .org restano sempre molto richiesti. Sono scelti non solo da organizzazioni di ogni genere ma anche da utenti che con questa tipologia sono riusciti a trovare libero il dominio che vogliono registrare senza scegliere tipologie meno usate e magari più costose.

CPanel aumenta i prezzi

Cpanel la rivoluzione dei costi

Cpanel aumenta i prezzi e tutto il mondo dell’hosting cerca nuove soluzioni

Il 27 giugno 2019 Cpanel ha annunciato una cruciale modifica, aumentando i prezzi e cambiando  la tipologia dei piani offerti. Questi sono stati alzati fino all’800% creando scompiglio in tutto il mondo dell’hosting e con un effetto dominio ne sono nate una serie di conseguenze che sono destinate a modificare il panorama dell’hosting nel breve e nel lungo periodo.
Vediamo insieme cosa è successo.

Il mercato dei pannelli di controllo

Il settore dell’hosting ha conosciuto un grandissimo sviluppo negli ultimi 20 anni e questo ha portato alla realizzazione di pannelli di controllo commerciali per rispondere alle esigenze degli utenti in termini di completezza, semplicità ed efficienza.

Sin dai primi anni CPanel si mette in mostra con un software molto ricco e nonostante non manchino alternative interessanti anche più economiche, gli hoster orientati alla qualità hanno preferito questo pannello per i propri clienti perchè considerato il più completo.

Negli ultimi anni si è venuta quindi a creare una situazione di monopolio, in cui CPanel gode della propria posizione dominante.

annuncio ufficiale di Cpanel

blog di cpanel: l’annuncio ufficiale sulle novità

L’annuncio di Cpanel

il 27 giugno 2019, in una tranquilla giornata estiva, il blog di CPanel annuncia improvvisamente una modifica al proprio listino prezzi. Tutti si aspettano un lieve ritocco, invece si tratta di una autentica rivoluzione. Vengono eliminate le licenze per illimitati domini, i costi di base vengono più che raddoppiati e nelle licenze con oltre i 100 domini attivi viene fatturato un costo aggiuntivo per utente. Questo vuol dire che una licenza su un server con molti domini attivi potrebbe costare anche centinaia di dollari. Un aumento che è stato stimato possa arrivare anche all’800%. Si valuta che la spesa per azienda possa arrivare a migliaia di dollari o euro, costi insostenibili per chi lavora in questo settore e non vuole effettuare massicci rincari sul cliente.

Si scatena il panico.

webhostingtalk.com: la screenshot del post con migliaia di risposte

Reazioni nel mondo dell’hosting

Inizialmente si pensa ad una burla, ad uno scherzo. Forse la concorrenza ha hackerato il sito di Cpanel pubblicando un annuncio per danneggiarne l’ immagine. Nei forum si scatenano i primi commenti, fortemente negativi, CPanel a sorpresa risponde che è tutto vero e che la loro posizione fondamentalmente non è negoziabile e da settembre si applicherà indistintamente a tutte le licenze attualmente in uso.

Webhostingtalk.com il più autorevole forum del settore a livello internazionale si infiamma, così come LowendTalk.com in cui i post raggiungono anche decine di pagine.

Vengono interpellati i rivenditori ufficiali del software per chiedere in che modo ciò inciderà sui prezzi praticati agli hoster (che solitamente al raggiungimento di un determinato numero di licenze hanno una scontistica rispetto al prezzo di listino) e anche i rivenditori ufficiali non ne hanno idea, non sono stati informati neanche del cambio di listino nè degli sconti riservati.

Le più importanti società del settore dell’hosting, colossi con migliaia di server attivi con Cpanel chiedono spiegazioni ma non ottengono risposta. Trapelano sui forum notizie sempre più inquietanti su vari retroscena dell’azienda riportate da presunti ex dipendenti, non si sa se attendibili. Quello che è certo è che anche gli hoster più potenti si trovano a non avere interlocutore, nessun compromesso sembra profilarsi all’orizzonte.

Posizione ufficiale di CPanel

A fonte di ciò l’azienda difende la propria strategia, aumenterà i prezzi in modo incondizionato senza margini di manovra. A questo punto è chiaro che non si è trattato di un test sulle reazioni del mercato nè di uno scherzo di cattivo gusto.

CPanel ha deciso di incrementare radicalmente i prezzi e ciò necessariamente cambierà il panorama del mercato dei pannelli di controllo.

Conseguenze

E’ guerra aperta ormai tra CPanel e molti dei loro utenti, che non intendono applicare rincari spropositati sui propri clienti.

Ma in ogni guerra, mentre si contano i feriti, si profilano anche dei vincitori, che talvolta sono inaspettati. Sì perchè a fronte della durezza con cui Cpanel ha difeso i nuovi costi, molti si sono guardati intorno in cerca di alternative valide ed effettivamente le hanno trovate.

Colossi del settore hanno annunciato di aver commissionato un pannello di controllo proprietario, da fornire ai clienti e sviluppato su misura in sostituzione dell’attuale.

Altri hoster hanno annunciato di aver già disdetto tutte le licenze attive. Molti utenti postano sui forum screenshot della cancellazione delle proprie licenze.

Molti siti partner di Cpanel hanno tolto il loro logo dal proprio sito.

Anche piccoli hoster si sentono insicuri ad avere un partner che in modo improvviso cambi radicalmente i termini dei propri accordi, quello che la società in questo modo sta perdendo è proprio la fiducia e la credibilità.

directAdmin: screenshot del pannello di controllo

 

Possibili scenari

Nello scenario attuale però c’è un pannello che è sempre stato ritenuto affidabile e valido, anche se non ai livelli di CPanel, stiamo parlando di DirectAdmin, un pannello che anche noi di Noamweb.com utilizziamo da molti anni per alcuni dei nostri server. A questo successore tutti si sono rivolti e con fervore utenti e programmatori hanno iniziato a pensare in che modo colmare il divario tra i due pannelli di controllo.

DirectAdmin è disponibile solo in lingua inglese e in poche altre lingue, così in un paio di giorni grazie allo sforzo di alcuni utenti è stato tradotto anche in italiano. Numerosi skin per rendere la grafica più user friendly e simile a quella ad icone usata abitualmente sono stati elaborati e molti altri sono in corso d’opera. Vengono perfezionati i tool per importare gli account su DirectAdmin.

I programmatori di addons e plugin per Cpanel si sono trovati sommersi di richieste di compatibilità con DirectAdmin. Di fronte a questa massiccia richiesta nascono quindi continue modifiche in un software che fino ad ora aveva sempre occupato una posizione di secondo piano nel settore e che ora si trova improvvisamente a gestire migliaia di ordini e richieste.

Per molti la mossa di CPanel equivale a un suicidio, ad un eccesso di avidità che rischia di uccidere la gallina dalle uova d’oro. Per altri costituisce una naturale evoluzione del mercato, che permetterà di sbloccare un mercato fermo e aprire spiragli per nuovi protagonisti, a vantaggio della concorrenza. Quindi più scelta e più varietà di prezzi, una evoluzione anche tecnologica con possibilità anche di risparmio prima inaspettate.

Noamweb.com

La posizione della Noamweb.com

In tutto questo come ci muoveremo noi? al momento è difficile dare una risposta definitiva, il listino prezzi entrerà in vigore per tutti a settembre 2019. Non è escluso che per allora capiscano di aver fatto un passo falso, ma sembra improbabile.

Tuttavia al di là dei costi, poter contare su un partner affidabile e ragionevole è indispensabile in questo settore. Se improvvisamente un fornitore aumentasse il prezzo di un vostro servizio del 300% che fareste? Vi fidereste ancora?

Per questo motivo sui prossimi server stiamo valutando di utilizzare DirectAdmin come pannello principale. Lo usiamo già su molti server e ci siamo sempre trovati bene.

Per i piani già attivi invece valuteremo caso per caso se e quando spostare tutto sul nuovo pannello. Aspettiamo di vedere in che modo si evolverà questa vicenda e valuteremo come fare in modo che tutto ciò pesi il meno possibile sui clienti.

Siamo consapevoli però che si aprono nuovi scenari e notevoli cambiamenti.

Hosting multidominio per Rivenditori – 50 GB di spazio

I nostri spazi di hosting multidominio Linux e Windows per rivenditori da oggi diventano ancora più convenienti: abbiamo aumentato lo spazio a 50 GB. Non conosci questo tipo di piani? allora scopriamoli insieme.

Clicca sulla seguente immagine se vuoi visualizzare subito questa offerta

Hosting multidominio frazionabile per rivenditoriCosa sono i piani di hosting multidominio per rivenditori?

Quando decidi di acquistare uno spazio web per il proprio sito, all’inizio cercherai un piano con risorse sufficienti per il progetto che vuoi sviluppare.

Ma quando gestisci molti siti, per la tua attività o per conto dei tuoi clienti? curare contemporaneamente più piani di hosting, con tanti dati di accesso e caratteristiche diverse, può diventare impegnativo in termini di tempo ma anche costoso.

In questo caso diventa più semplice acquistare un unico piano che ha molte risorse ma ti  permette di dividerle tra più siti, frazionandole. Avrai poi la possibilità di aggiungerne di nuovi senza dover acquistare altri piani per essi. E’ possibile scegliere anche la tipologia Windows, completa di asp .net, Microsoft SqlServer e Database Access.

I nostri piani di hosting multidominio non solo ti permettono di avere più domini nello stesso piano  ma potrai creare tuoi piani personalizzati. Decidi tu quali risorse assegnare ad ogni singolo piano hosting, realizzando quindi dei tuoi piani su misura. In più potrai rivenderli al tuo cliente rispettandone le esigenze e personalizzando ogni aspetto. Potrai avere una tua linea di hosting autonoma che ti permette di intervenire in tempo reale per modificare ogni caratteristica del piano fornito.

Il pannello Plesk è incluso anche per i tuoi clienti

Tutto questo è possibile tramite il pannello di controllo Plesk, uno dei più apprezzati per completezza, semplicità e affidabilità.

In più non solo potrai utilizzare Plesk per la gestione del tuo piano multidominio, ma potrai dare Plesk anche ai tuoi clienti, offrendo loro un valore aggiunto notevole che gli permetterà di gestire il proprio piano in modo semplice e completo. Potrai decidere tu al momento della creazione del piano di hosting se dare o meno questo strumento a seconda del tipo di servizio che deciderai di offrire.

Inoltre ogni piano include come linguaggi di programmazione

  • PHP
  • php.ini personalizzabile
  • Zend OpCache
  • ASP (Windows)
  • .NET Framework 4.5 (Windows)
  • Librerie GD ed ImageMagick
  • Pear e PECL
  • Perl

Come database

  • illimitati database
  • mySQL
  • PHPmyAdmin
  • Microsoft SQL Server (Windows)
  • .NET Enterprise Manager (Windows)
  • Database Access (Windows)
  • DSN ODBC (Windows)

Per tutte le altre caratteristiche clicca sulla descrizione completa del piano multidominio.

logo-aspnet-mysql-plesk

In quali casi conviene l’hosting Multidominio

Si tratta di una tipologia di piani hosting professionale, perfetta per web agency, rivenditori, webmaster e rivenditori. E’ un piano professionale pensato per chi cura più siti e vuole un unico piano per gestirli in autonomia, offrendo ai propri clienti piani personalizzati e flessibili.

Se invece hai pochi domini e siti web, non ti occorre molto spazio nè dare al cliente un proprio pannello di controllo, l’offerta più adatta per te può essere un piano di hosting linux  condiviso multidominio. Le offerte partono da 39 euro + IVA per uno spazio da 5 GB in cui inserire fino a 5 domini, e la registrazione di 1 dominio è inclusa.

I piani per rivenditori sono coperti dalla garanzia soddisfatti o rimborsati per 30 giorni dall’acquisto. L’uptime garantito superiore al 99,95%, altrimenti ti pagheremo una penale.

In questo modo, a fronte di una unica spesa fissa mensile, sarà possibile aggiungere illimitati domini sino ad occupare tutto lo spazio a disposizione, potendo contare su un piano veloce, professionale ed affidabile, con assistenza prioritaria.

Inoltre il piano dispone di traffico illimitato per cui non ci saranno spese extra da affrontare o limiti alla crescita dei tuoi siti.

E se lo spazio non dovesse bastarti più? Nessun problema, in qualsiasi momento è possibile richiedere l’attivazione di un secondo piano multidominio oppure puoi contattarci e insieme troveremo la soluzione più adatta alle tue esigenze. Possiamo infatti valutare dai piani cloud ai vps per gestire tutti i tuoi siti in maniera con la certezza che ti seguiremo in ogni passo, aiutandoti anche nello spostamento dei dati se occorre.

Quali sono i vantaggi di un piano frazionabile multidominio rispetto all’hosting condiviso

Questa tipologia di piani nasce per una clientela professionale, che vuole concentrare i propri domini all’interno di un unico spazio su cui disporre con autonomia e possibilità di creare propri spazi web personalizzati, potendo contare su un uptime garantito del 99,95%

Con un unico costo fisso, a partire da 27 euro + iva al mese, potrai infatti ospitare illimitati domini e creare una tua linea di prodotti completamente personalizzati.

Per i domini che possono essere associati a questo piano non c’è alcun obbligo di acquistarli presso di noi, offriamo infatti prezzi molto vantaggiosi per i domini ma sei libero di acquistarli anche presso di terzi.

Inoltre ogni piano include nel costo 1 dominio in omaggio, che verrà automaticamente rinnovato fino a quando il piano sarà attivo.

Nessun vincolo: puoi decidere di pagare di mese in mese e disdire in qualsiasi momento se le tue esigenze dovessero cambiare.

Inoltre se hai bisogno di aiuto per spostare i tuoi siti presso di noi dal tuo attuale hosting provider, contatta la nostra assistenza, decideremo insieme le modalità più semplici per aiutarti nella migrazione verso il nostro hosting multidominio per rivenditori. La consulenza e la migrazione sarà completamente gratis.

Hosting multidominio frazionabile per rivenditori

News – PHP 7.3 disponibile sui piani Linux

Buongiorno,

da oggi sui nostri piani Linux con pannello Cpanel è disponibile PHP 7.3!
Per poter cambiare la vostra versione di PHP basterà andare sul pannello di controllo Cpanel e scegliere la versione che volete utilizzare, dalla 5.4 alla 7.3

Se vi trovate su un server che non ha questa opzione nel pannello di controllo e volete anche voi utilizzare PHP 7.3, aprite un ticket all’assistenza https://www.noamweb.com/contattaci.php e provvederemo noi a spostarvi gratuitamente su un server con queste caratteristiche.

Benvenuti!

Benvenuti nel nostro blog!

Qui pubblicheremo delle recensioni dei siti web dei nostri clienti, ma anche le ultime novità sulle nostre offerte, avvisi e notizie sul mondo dell’hosting.

Se sei nostro cliente e vuoi che anche un tuo sito sia qui recensito, contattaci.